sabato 28 agosto 2010

"Il volto del corpo" - mostra personale di scultura


Ho il piacere di invitarvi alla mostra personale di scultura raku e bronzo dal titolo "Il volto del corpo", che si svolgerà dal 18 al 26 settembre 2010 al
Centro Civico San Fedele (ex Chiesa vecchia), viale dei Tigli, Calusco D'Adda (BG), con il patrocinio del Comune di Calusco D'Adda.





L'inaugurazione sarà sabato 18 settembre ore 11 con presentazione del critico d'arte, curatore della mostra e del catalogo, Simona Bartolena

Orari di apertura:
sabato e domenica: 10-12 e 15-19.30
feriali: 15-19.30

Il catalogo sarà disponibile in mostra.

Qui un estratto dal commento critico di Simona Bartolena
Franco Boaretto si è avvicinato all’arte da giovanissimo, da autodidatta, dapprima realizzando opere a matita, carboncino e sanguigna, poi, intorno ai venticinque anni, cimentandosi nella pittura ad olio, con una tavolozza vibrante e piena di carattere e una pennellata che si fa sempre più materica e grintosa, man mano che passano gli anni e l’artista acquisisce sicurezza tecnica. Alla fine degli anni Ottanta egli ha già ampiamente trovato il bandolo della matassa, lavorando su figure stilizzate, dal sentore metafisico, sospese e a tratti inquietanti, scolpite nel colore come, di lì a breve, lo saranno nella materia. Dalla tavolozza alla terra, infatti, il passo è rapido.
Già nei primi anni Novanta Boaretto scopre la terracotta e subito vi si dedica con passione e determinazione. Ma il passaggio decisivo avviene nel 1995, quando scopre grazie a Enzo Sacheli (ma poi sperimenta in piena autonomia e libertà) la tecnica raku. Alla policromia delle precedenti sculture in terracotta si sostituiscono i suggestivi effetti cromatici del raku, perfetti per il linguaggio figurativo dell’artista, tra simbolismo, sperimentazione e classicità. Ed ecco nascere un affascinante galleria di figure che sembrano non appartenere ad alcun tempo, presenze in bilico tra visione e realtà: una metafisica alla Savinio, ancor più che alla De Chirico, vicinissima al Surrealismo. Sono opere eleganti nella materia, dalle texture, attraenti e appaganti per l’occhio ma mai scontate, e dalla lavorazione ricercata, studiata nel dettaglio, che sa governare la tecnica raku senza imbrigliare l’irrinunciabile casualità che gli è propria.


Centro Civico San Fedele (ex Chiesa vecchia), viale dei Tigli, Calusco D'Adda (BG)- indicazioni stradali

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Vi aspettiamo
Franco Boaretto

domenica 8 agosto 2010

Il segno della materia - interpretazioni sculturee


Si svolgerà dal 4 al 12 settembre 2010 presso il Monastero di Santa Maria al Lavello a Calolziocorte (LC) una mostra collettiva di scultura dal titolo "Il segno della materia".
Esporrò insieme ad altri 5 scultori, ognuno con una tecnica scultorea specifica.
L'inaugurazione sarà sabato 4 settembre ore 11.00 con la presentazione del critico d'arte, curatore artistico della mostra, Simona Bartolena, qui sotto la presentazione critica


I sei artisti protagonisti di questa collettiva lavorano con linguaggi diversi, intenzioni diverse e materie perlopiù diverse. Sono però tutti scultori, e nella differenza profonda tra le loro cifre stilistiche, si coglie un aspetto importantissimo dell’arte plastica: la varietà infinita di possibilità che essa offre. Anche in passato, del resto, è stata soprattutto la scultura ad accogliere le sperimentazioni tecniche più evidenti e spericolate: si pensi alle prime opere in plastica (realizzate con polimeri ancora instabili e destinate per questo al deterioramento) di Naum Gabo, alla sculture di materiali di recupero assemblati di Picasso, fino alle sculture di polistirolo di Michelangelo Pistoletto.
Non c’è confine all’idea di scultura: ogni materiale può trasformarsi in opera d’arte, grazie al genio creativo di chi lo ha lavorato. I sei artisti in mostra sono classici nelle loro scelte. Classici nei temi e nella filosofia della propria ricerca, sebbene sperimentali nella scelta dei materiali, o classici nella tecnica, seppure innovativi nelle soluzioni stilistiche.
E questa classicità di fondo, questo possibile elemento unificante tra ricerche di per sé molto distanti, non è, sia chiaro, un elemento negativo. Anzi: le opere di questi artisti, esaltate dagli spazi profondamente suggestivi del Monastero del Lavello, hanno un respiro aulico, un sentore arcaico, che le sospende nello spazio e nel tempo senza astrarle dall’epoca di cui sono figlie.
Dal marmo al legno, dalla ceramica raku al ferro, ma anche dalla figurazione all’astrattismo: la scultura si presenta nelle sue molte declinazioni, rivelando le diverse personalità degli artisti e raccontando i loro percorsi, le loro personalità, il loro pensiero.

Mappa per raggiungere la sede della mostra
Vi aspettiamo
Franco Boaretto